mercoledì 30 dicembre 2015

Poesia di Capodanno, di Gianni Rodari

Cari amici lettori,
vorrei condividere con voi questa bellissima poesia sull'anno nuovo di Gianni Rodari, maestro delle favole e idolo della mia infanzia. Chi si ricorda le sue "favole al telefono" alzi la mano! Io ricordo che la sera, prima di coricarmi, c'erano solo due adorate voci che mi convincevano a mettere la testa sul cuscino, una era quella di mia nonna, la mia meravigliosa nonnina Sara, che mi faceva tanto ridere, l'altra era quella del buon Rodari.
Auguro a tutti voi un nuovo anno pieno di energia, amore e tenacia. Perché senza di quella tutto il resto si disperde un po', ahimè.



"Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno."
(Gianni Rodari)

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